Tag: locri
La storia di Massimiliano Carbone: una vita e un amore spezzati dalla ‘ndrangheta
La storia di Massimiliano Carbone, ucciso dalla ‘ndrangheta, a Locri, oltre 18 anni fa, a causa di una relazione sbagliata. Un assassinio ancora irrisolto.
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Francesco Panzera, l’insegnante ucciso perché cercò di fermare la droga
Il 10 dicembre 1982, a Locri, veniva ucciso Francesco Panzera, un insegnante che si era opposto alla ‘ndrangheta, per proteggere i suoi ragazzi dalla droga.
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Mimmo Lucano, in autunno il nuovo capitolo di un assurdo processo politico
A ottobre riprenderà il processo d’Appello a Mimmo Lucano. Un processo dalla matrice fortemente politica, confermata anche da una intercettazione clamorosa.
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La giustizia italiana si è fermata a Locri
La vignetta si occupa di giustizia, per esprimere dissenso verso l’inchiesta e la sentenza di condanna emessa dal tribunale di Locri contro Mimmo Lucano.
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La Cassazione cancella le accuse a Mimmo Lucano
La nostra vignetta, questa settimana, racconta di Mimmo Lucano e della pronuncia della Cassazione che demolisce l’impianto accusatorio nei suoi confronti…
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Da zero a dieci: Mimmo Lucano ha vinto
La Cassazione conferma che Mimmo Lucano ha agito con onestà e trasparenza. Un dieci assoluto al sindaco di Riace, mentre Salvini tace per la sua sconfitta.
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Mimmo Lucano, la legge ingiusta e la frustrazione dei nemici
Mimmo Lucano è indubbiamente un giusto. Un uomo che ha messo l’umanità davanti alla legge, alle...
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San Luca, il baciamano al boss e la sfida di monsignor Oliva
A distanza di 23 anni, le forze dell’ordine e, nello specifico, i carabinieri di Reggio Calabria,...
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La sfida più importante: riconoscere e combattere la criminalità economica
Del discorso pronunciato a Locri da uno dei simboli dell’antimafia, Don Luigi Ciotti, le parole...
Leggi di piùRocco Varacalli: il boss che ha svelato la ’ndrangheta piemontese
Rocco Varacalli, ex boss della ’ndrangheta stanziata a Torino e collaboratore di giustizia dal 2004, è in pericolo. L’uomo, che ha deciso di allontanarsi dalla criminalità organizzata e di collaborare con la magistratura, ha ammesso che da tempo ha perso la fiducia dei propri familiari, i quali avrebbero pure tentato di fare il possibile affinché ritirasse quanto affermato nel corso degli anni e tacesse per sempre
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