In nome della legge e… della tortura: le forze dell’ordine e le “mele marce”
Gli ultimi terribili casi di violenza a Milano, Livorno e Verona mostrano un problema irrisolto del nostro Paese: il modus operandi delle forze dell’ordine.
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Tag: federico aldrovandi
Il “decoro” razzista di Firenze e la memoria malata
Le modalità di arresto di un ambulante senegalese a Firenze e le reazioni del Comune e dei social sono il segno di un Paese razzista e dalla memoria corta.
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Le mele marce e l’albero avvelenato
Dopo lo scandalo della caserma dei Carabinieri di Piacenza, in tanti parlano di mele marce come se fossero casi isolati, ma in realtà i casi sono numerosi.
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L’amore ai tempi di Salvini
Nell’epoca del cattivismo, dell’odio come strumento di potere, ci sono ancora buoni esempi, c’è ancora spazio per l’amore verso l’altro e per la giustizia.
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Il Natale che non c’è
I falsi auguri di Natale da fare a chi predica discriminazione e violenza, compie ingiustizie e condanna interi pezzi di umanità. E un abbraccio a chi lotta e spera ancora…
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Il Paese che non sapeva esistere
C’era una volta un Paese che esisteva, a sua insaputa. Era un Paese bello, circondato da un mare...
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Epilessia e depressione: così si muore in Italia
Epilessia. Una parola, la conclusione di una perizia, l’ennesima beffa dentro una estenuante...
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La scelta di mamma Aldrovandi nell’Italia delle ingiustizie
Quando si chiede giustizia per l’assassinio di un innocente non lo si fa perché si pensa che così...
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Le forze di polizia e quello strano concetto di rispetto
C’è una ferita profonda nella coscienza collettiva di questo Paese. Anzi, ci sono una serie di...
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Applausi all’orrore di e per uomini senza onore
Applausi. Insensati e fuori luogo, come quando divengono un’abitudine popolare come quella di...
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Gasparazzo, un’anima folk e reggae che sa sognare
Questa settimana presentiamo i Gasparazzo, gruppo emiliano che si divide tra reggae e folk. Messe...
Leggi di piùIl ministro dovrebbe dimettersi per senso del pudore
Il ministro Cancellieri, ministro della Giustizia del governissimo Letta ha chiamato due vice capi di dipartimento del Dap (il Dipartimento per l’amministrazione penitenziaria) per chiedere l’assegnazione agli arresti domiciliari di Giulia Ligresti. Al momento della telefonata, la signora Ligresti si trovava in carcere nell’ambito dell’inchiesta che aveva portato il padre Salvatore agli arresti domiciliari per falso in bilancio e manipolazione di mercato. Il ministro, pur disposto
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