A Siena c’è il Palio e a Novara di Sicilia c’è il Torneo del Maiorchino. Mi direte: “che cos’è? E che c’entra con la cultura di cui normalmente si parla in questa rubrica?”. Vi risponderei dicendo che anche il patrimonio enogastronomico è una risorsa culturale e non bisogna sottovalutarla. Grazie al tramandarsi, ahimè sempre più raro, di antiche tradizioni, si offre ai giovani la possibilità di conoscere le proprie radici e partecipare attivamente alla vita comunitaria di questi piccoli centri allontanandosi da cellulari e social network.

Quest’anno siamo giunti alla XIX edizione della Sagra e torneo del Maiorchino, che si svolge durante il carnevale e che nel 2017 è durata fino al 26 febbraio (mentre il 28 si è svolta la gara femminile). Ogni weekend, durante la festa che coinvolge l’intero paese, si svolge questo singolare torneo. Ogni quartiere del paese ha una squadra che gareggia duramente per raggiungere “a sarva”.

Ma  di che stiamo parlando? Beh, in effetti credo sia arrivato il momento di svelare in cosa consiste quest’accanita competizione: in un percorso di circa due chilometri tra le vie del paese, dalla piazza principale alla fine detta “a sarva” (i termini antichi del gioco vengono tramandati negli anni), 16 squadre di tre persone ciascuno devono far rotolare delle forme di formaggio (il Maiorchino per l’appunto) aiutandosi con dei lacci che vengono arrotolati attorno ai maiorchini per avere un maggiore slancio e far rotolare il formaggio più lontano.

Lo so che sembra assurdo ma personalmente trovo che questo tipo di competizione sia divertente e pacifica, che permetta alle squadre di partecipare anche alla sagra durante il torneo e che offra al pubblico un motivo in più per prendere parte a questa festa durante la quale si degustano appunto latticini e altri prodotti tipici e magari si può bere qualche bicchiere di vino.

Il Maiorchino è un formaggio di pecora che può stagionare anche due anni e che può raggiungere un diametro di 35 cm. Una bella ruota da far andare in giro per il paese!

Per ulteriori informazioni vi consiglio di visionare il sito del Comune (clicca qui) e il prossimo anno non perdervi questo appuntamento, andando a buttarvi nella mischia e a degustare questo ottimo prodotto tipico del nord-est della Sicilia.

Angelo De Grande – ilmegafono.org