Oggi vi presento un luogo speciale. Siamo nei pressi di Spazzavento, nei dintorni di Pistoia, in Toscana. Si tratta di un’antica residenza fortificata della famiglia Panciatichi. Si pensa risalga addirittura al 1300 e che fu trasformata in villa alla metà del XVII secolo, cancellando quasi ogni traccia dell’antica vocazione difensiva. Ricordo dell’antico fortilizio è però la torre centrale innestata proprio al centro del grande corpo rettangolare della villa.

In questo luogo fu ospitato Lorenzo il Magnifico durante la pestilenza di Firenze nel 1478 mentre, nel 1796, vi soggiornò per un breve periodo anche Napoleone. Un bel posto insomma e non vi ho neanche detto che gli interni, in particolare la sala centrale e la loggia, sono praticamente interamente ricoperti dagli affreschi del pittore fiorentino Giuseppe Tonelli.

Ma perché vi parlo di questo luogo, oggi appartenente alla nobile famiglia Franceschi? Perché le 20 stanze e i 3200 metri quadrati di questa dimora straordinaria e il suo giardino all’italiana di quattro ettari (risalente anch’esso al XVII secolo) con la fontana ottagonale che lo rende ancora più amœnus, sono in vendita, anzi in svendita.

Si chiedono 1.500.000 euro (come si legge sul sito dell’agenzia di cui per correttezza non faremo il nome). Certo, lo so che non sono bruscolini, ma credo che il nostro Stato dovrebbe e potrebbe far valere il proprio diritto di prelazione su un immobile del genere e acquisirlo. Anche perché è veramente un prezzo ridicolo. Ormai si tende a vendere il patrimonio pubblico ai privati ma, a mio avviso, bisognerebbe invertire la tendenza e tornare a seguire le leggi realizzate per la tutela dei nostri beni culturali e del paesaggio perché di questo passo non resterà più niente per i posteri.

Angelo De Grande -ilmegafono.org