Siamo nel 2014 e l’Italia non ha ancora approvato una legge che garantisca alle coppie omosessuali gli stessi diritti coniugali previsti per le coppie etero. Il dibattito è tanto lungo quanto pregno di sfumature, e addurre l’aggravante dell’argomento “delicato” per allungare ulteriormente i tempi di risoluzione è più che improduttivo. È poco conveniente parlare di normalità, soprattutto in un’epoca che di normale non ha nulla, forse soltanto l’amore. E nei sentimenti, così come nella fede, esiste quel confine chiamato libertà che ogni Stato civile ha il dovere di tutelare. Assicurando all’amore i diritti che merita. Contribuire alla creazione di “Lista di nozze”, ad esempio, è un modo singolare e di certo innovativo per sostenere la causa, anzi, le cause: “Lista di nozze” è una serie tv, un prodotto creativo che veicola un messaggio importante, con la leggerezza a far da garante per la sicura comprensione.

Appropriandosi degli strumenti più adeguati alla contemporaneità, quali il crowdfunding e i canali social, “Lista di nozze”, con la regia di Gaetano Maffia, si propone come uno spaccato ironico, ma proiettato verso una questione che merita di essere approfondita con maggiore attenzione. I protagonisti della web serie sono Leo e Arnaldo, interpretati da Alessandro Bergallo e Michele Di Giacomo, proprietari di un negozio di liste di nozze, meta prediletta di coppie in procinto di sposarsi. Ironia della sorte, o della legge, Leo e Arnaldo possono soltanto fare da spettatori a questo via vai di commissioni, elenchi e preparativi per il matrimonio, vivendo in un paese che non glielo consente, nonostante il legame solido e maturo. Un presupposto fondamentale per chi desidera mettere su famiglia.

Scritta nel 2007, l’anno della proposta legge sui Dico, la serie scritta da Francesco Calella e Paola Ducci, può oggi contare sul supporto di Gay.it per la diffusione sul web, ma la vera realizzazione è affidata alla generosità e attenzione del pubblico. Gli spettatori che vorranno contribuire alla causa di “Lista di nozze”, e per riflesso anche alla lotta pacifica e civile per i diritti delle coppie omosessuali, potranno “prenotare” la loro quota di donazione collegandosi a questo link, consegnando i soldi solo in un secondo momento. Il progetto è pronto per partire, sono già stati scritti dodici episodi, dodici divertenti parentesi per sensibilizzare il pubblico a un tema di estrema urgenza, anche se raramente urlato.

“Dici sì e non fai mai peccato”, recita un vecchio adagio. E in un futuro che si augura sempre più prossimo, questo “Sì” sarà la formula della felicità per tutti coloro che si amano.

Laura Olivazzi -ilmegafono.org