Avrete sicuramente sentito parlare del ritrovamento di un dipinto di Leonardo da Vinci al Castello Sforzesco. 

«…Lunedì se desarmerà la camera grande da le asse… Maestro Leonardo promette finirla per tuto Septembre..»: questa frase è il primo documento che cita il nome del grande maestro e lo implica senza ombra di dubbio nel progetto e nella realizzazione della “Sala delle Asse” del Castello di Milano. Queste parole sono parte di una lettera del segretario ducale Gualtiero Bascapè, del 21 aprile 1498, a Lodovico il Moro. 

La grande scoperta, tanto pubblicizzata nei telegiornali, in realtà era già stata fatta nel 1954. Ma Milano è una città che dimentica e che spesso non conosce il patrimonio che possiede. Oggi, in vista di Expo 2015 e durante la nuova campagna di restauro, la notizia è tornata a galla millantando addirittura visite gratuite durante un restauro moderno, sotto gli occhi dei visitatori.

Beh, devo deludervi. Sono tutte idiozie. Se andate, come ho fatto io, al castello Sforzesco, non vedrete nulla, né il restauro in corso né la pittura di Leonardo. I restauratori hanno riservato al visitatore un piccolo angolo buio della sala da cui si può vedere solo in parte la pittura del soffitto, più volte rimaneggiata, e un manifesto che riporta una breve descrizione della sala accanto alla quale vediamo una foto del carboncino preparatorio ritrovato negli anni ’50.

Come il Cenacolo di Santa Maria delle Grazie, nella stessa Milano, anche quest’opera era realizzata a tempera su muro e non ad affresco, e come l’altra opera del maestro ha subito molti restauri e ridipinture che ne hanno snaturato la bellezza originaria.

A Milano, dunque, qualcuno bluffa per promuovere la città dell’Expo quando si potrebbero invece pubblicizzare i tanti capolavori che vi sono sepolti e che in pochi conoscono, conservati in quello stesso castello. Solo a titolo di esempio vi dico che il Castello Sforzesco ospita 8 musei e 3 biblioteche dove sono conservati, oltre ad alcuni codici dello stesso Leonardo, anche dipinti di autori importantissimi come Canaletto, Tiepolo, Ribera, e sculture di grande pregio e fattura come il monumento funebre di Gaston de Foix e persino la celebre pietà Rondanini di Michelangelo Buonarroti.

Per parlare nel dettaglio del castello e dei suoi musei ci vorrebbero molte pagine, quindi non vi tedierò, ma vi esorto a visitarlo!

Tutti i musei sono visitabili con lo stesso biglietto che costa solo 5 euro. Ne vale la pena.

http://www.saladelleassecastello.it – www.milanocastello.it

Angelo De Grande -ilmegafono.org