Un progetto interessante, qualcosa che potrebbe avere effetti positivi sulla tutela e sul rilancio di quello che è un patrimonio prezioso della storia recente del nostro Paese, dando contemporaneamente linfa a chi vuole promuovere iniziative culturali e sociali.  Finalmente lo Stato si è deciso a dare la possibilità ai cittadini riuniti in associazioni, e non più solo a privati facoltosi, di usufruire dei beni pubblici.

In questo caso, stiamo parlando delle vecchie stazioni o di quelle impresenziate (ossia gestite a distanza con sistemi informatici) delle Ferrovie dello Stato, che verranno concesse in uso gratuito a chi si occuperà della loro manutenzione e le userà per organizzare progetti e attività culturali e sociali.

Un progetto che sta entrando nel vivo e che riguarderà ben 1700 stazioni. Sono già quasi 500 quelle assegnate ad associazioni o comuni e altre verranno assegnate. Un’ottima idea da sfruttare. Non dimentichiamo che spesso queste stazioni sono in punti strategici, vicino a siti archeologici e aree naturali protette e le potenzialità di questi luoghi sono incredibili.

Mi vengono in mente le aree protette della mia zona(la provincia di Siracusa) come Vendicari o Pantalica dove ci sono splendide strutture immerse in luoghi unici. Speriamo che questo decreto si allarghi anche ai fari e alle case cantoniere. Quindi se siete alla ricerca di un luogo per attività socio-culturali non perdete quest’occasione. Se siete interessati a gestire una di queste stazioni leggete qui.

Angelo De Grande -ilmegafono.org

 

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Vecchia ferrovia di Marzamemi (Siracusa)