Dopo il corridoio vasariano di Firenze, questa settimana parliamo di un altro celebre corridoio: il passetto di Borgo Siamo a Roma, sulla riva del Tevere, dove sorge Castel Sant’Angelo, un antico mausoleo voluto dall’imperatore Adriano (76-138 d.C.) e trasformato in struttura difensiva dall’imperatore Aureliano (270-275 d.C.). In seguito alla leggendaria apparizione a papa Gregorio Magno, sulla sommità del castello, dell’Arcangelo Michele che annunciò la fine della peste (590 d.C.), la struttura cambiò nome e passò gradualmente sotto il controllo del papato.

Fu alla fine del XIII secolo che il papa Nicolò III Orsini (1277-1280) decise di far realizzare un corridoio che unisse il castello agli appartamenti vaticani per poter fuggire rapidamente in caso di pericolo. Il corridoio fu realizzato sopra le mura difensive costruite nel IX secolo sotto papa Leone IV (847-855). A questo corridoio si accede dal secondo livello del Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo, dal bastione San Marco, ed è un percorso lungo 800 metri.

Celebre la fuga attraverso il passetto di papa Clemente VII che, durante il sacco di Roma nel 1527, sfuggì all’invasione dei Lanzichenecchi sacrificando più di 180 guardie svizzere. Le truppe devastarono la città per nove lunghi mesi e, infine, il papa dovette scappare, travestito da ortolano, dalla città eterna ormai in ginocchio e infettata dalla peste.

Questo pezzetto di storia d’Italia è stato visitabile l’anno scorso, da aprile a novembre, in un progetto dal nome “Il castello segreto” che mostrava parti normalmente chiuse al pubblico. Speriamo che anche quest’anno l’iniziativa venga ripetuta. Nell’attesa, qualora voleste visitarlo, dovrete prenotare al numero seguente: 06.32810. Per tutte le informazioni clicca qui.

Angelo De Grande -ilmegafono.org