Forse non tutti lo sanno, ma dal 1999 esiste un circuito dei castelli di Parma e Piacenza. In questa bellissima area, infatti, i privati e le amministrazioni pubbliche si sono messi d’accordo per garantire l’apertura al pubblico delle dimore storiche. Non è poco, ve lo garantisco. Soprattutto quando è possibile trovare una varietà e una ricchezza dell’offerta culturale ed enogastronomica davvero incredibile.

I castelli che fanno parte del circuito sono stati realizzati nell’arco degli ultimi mille anni e vanno dal Medioevo al Novecento. Sono moltissimi, 25 per l’esattezza, e possono essere visitati, abitati e fruiti nei modi più disparati. Vi presentiamo rapidamente qualche esempio.

Si passa da edifici pubblici, come la celebre fortezza medievale di Bardi, ancorata su uno sperone di diaspro rosso, che ospita il museo della civiltà Valligiana e quello della Fauna e del Bracconaggio, o come la Reggia di Colorno, che ospita manifestazioni culturali, a edifici privati come il castello di Rivalta dei conti Zanardi Landi. Qui, oltre al Museo del costume Militare, è possibile fruire di una delle dodici stanze di lusso che il maniero e il suo borgo mettono a disposizione dei clienti.

C’è anche il castello medievale di Felino, dove troverete una locanda in cui è possibile gustare le prelibatezze locali come il celebre salame o il moderno Labirinto della Masone di Franco Maria Ricci, sorto accanto a una moderna struttura “all’antica” con una grande piramide evocativa e una zona espositiva che vanta un’importante collezione.

Questi sono solo pochi accenni di alcuni dei castelli che potrete trovare sul sito internet che presenta questa zona (http://www.castellidelducato.it).

A mio avviso quest’area dalle radici antiche e dai cibi eccezionali merita di essere fruita al meglio, magari anche dormendo in un castello! Quindi perché andare nella regione francese della Loira, intasata dal turismo di massa, quando, dietro l’angolo, abbiamo superbi tesori ignorati dalla massa?  L’Italia è piena di castelli ma qui, tra Parma e Piacenza, le dimore storiche sono divenute fiore all’occhiello dell’offerta culturale.

Anche in Italia qualcuno ha capito quanto sia importante garantire un servizio concorrenziale e attirare i turisti in una cornice che offra bellezza e professionalità.

Angelo De Grande -ilmegafono.org